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   Marco Gerardi WE LOVE THE THINGS WE LOVE FOR WHAT THEY ARE | |
Marco è un ragazzo allegro e vivace, a volte infantile, cosa abbastanza normale se consideriamo la sua giovane età. Può essere considerato uno spirito libero, non troppo ligio alle regole sebbene non possieda un animo provocatore. Marco, infatti, non infrange le regole per il semplice gusto di farlo ma perché si lascia andare all'istinto. È un ragazzo emotivo, sebbene abbia la tendenza a non mostrarlo troppo facilmente, nascondendosi dietro ad una maschera di sarcasmo e ironia. Marco sa essere pungente anche se spesso è difficile cogliere la sua ironia per quanto spesso la usi. Per farla breve: non si capisce mai se sta scherzando o se è serio e questo Marco lo fa di proposito per lasciare attorno a sé un alone di mistero. È un tipo indipendente e creativo, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e difficilmente riesce a stare fermo. Tuttavia non può fare a meno di amici e famigliari a cui è molto legato. Ha un animo da leader che nasconde quasi come volesse prima studiare al meglio le situazioni, ed è un tipo piuttosto coraggioso, leale e premuroso. Ama divertirsi e per questo motivo è sempre pronto a far festa a a tirar su gli animi della gente. CARATTERE   ASPETTO FISICO Alto 170 cm, non è di certo quello che si può definire un ragazzone sebbene la cosa non lo spaventi affatto. Ha delle spalle larghe e un fisico atletico e asciutto, non troppo muscoloso.
Il viso presenta ancora dei tratti adolescenziali nonostante le leggera barba che spesso lo ricopre. Le labbra carnose nascondono un sorriso contagioso, caratterizzato dallo spazio tra gli incisivi. Il naso è proporzionato al resto del volto. Ha gli occhi grandi, leggermente infossati, sono azzurri, in contrasto con la carnagione che sembra perennemente abbronzata. I capelli sono castano chiaro e tremendamente ricci, indomabili quando li porta leggermente più lunghi.   | Se metti l'ananas sulla pizza non possiamo essere amici NOME E COGNOME:
Marco Gerardi.
ETÀ E DATA DI NASCITA:
20 anni. 2 Marzo 1975.
SANGUE:
Purosangue.
CASATA:
Bellefeuille. Ha studiato a Beauxbatons.
PROVENIENZA E LUOGO DI NASCITA:
Roma, Italia.
MOLLICCIO:
Il corpo senza vita di Alaric.
  RELAZIONI GIULIO GERARDIPadre. Mago. Vivo.Giulio è un italiano verace, molto alla mano, innamorato della sua patria, della magia, ma soprattutto della sua famiglia. È molto attaccato a Marco sebbene quest'ultimo, forse per paura di deluderlo, gli nasconda piccole cose (come ad esempio gli spinelli!). Lo stesso Marco però è molto legato a lui e ha con egli un rapporto solido. Marco lo rispetta molto e considera suo padre un vero e proprio punto di riferimento. Giulio lavoro al Ministero della Magia Italiano. LUCIA CUCCUREDDUMadre. Strega. Viva.Nata in Sardegna, Lucia è una donna solare come la sua terra che ha trasmesso a Marco l'ironia che lo contraddistingue. È una donna frizzante e piena di energie ed è lei, in realtà, che "porta i pantaloni" in casa Gerardi. Conosce i vizi del figlio e lo ha ammonito più volte per questo, ma riconosce in lui una certa determinazione che le ricorda se stessa e che la porta ad essere per Marco una sorta di complice. È una cuoca presso un conosciuto ristorante italiano per Maghi e Streghe. ALARIC BLYTHE MACNAIR ★Migliore amico. Mago. Vivo.Alaric è di due anni più piccolo, ma i due sono cresciuti insieme nelle estati passate a Roma. Sono inseparabili, tanto che Marco considera Alaric un vero e proprio fratello più che un migliore amico. Durante le estati i due non facevano altro che passare il tempo insieme, creando quindi un rapporto solido e vero, quasi simbiotico. Feste, partite di calcetto e risate erano all'ordine del giorno per tutti i mesi estivi, allungati da una fitta corrispondenza nei restanti mesi dell'anno. Quando la madre di Alaric peggiorò, anche per Marco fu un duro colpo non poter vedere l'amico di sempre, anche perché era molto affezionato alla donna, considerandola praticamente una zia. Il rapporto tra Marco e Alaric, tuttavia, non si è sfaldato e ora che Marco si è trasferito in Inghilterra per intraprendere gli studi di Auror presso il Ministero inglese, è certo che si rivedranno persino più spesso di un tempo. ABE E. MACMILLIAN ★Insegnante. Mago. Vivo.Abe Macmillian è il suo insegnante all'Accademia per diventare Auror. Il carattere dell'uomo lo ha portato ad affezionarsi facilmente a lui. Marco, infatti, vede se stesso, per certi aspetti, nell'insegnante. Ci va molto d'accordo e per Marco si tratta di un vero e proprio modello da imitare, seppur con i difetti che l'uomo presenta. Difetti che Marco non sempre vede dato che alcuni appartengono anche a lui. Lo stima molto e si diverte a passare il tempo con lui, considerandolo forse erroneamente, quasi un suo pari. MAISIE MACMILLIAN ★Cotta. Strega. Viva.Maisie è la primogenita di Abe Macmillian, il suo insegnante all'Accademia per diventare Auror. Si sono conosciuti a casa di Abe quando quest'ultimo ha portato Marco per motivi lavorativi. Il carattere della ragazza, così come il suo sorriso, hanno fatto subito presa su Marco che si è preso una cotta non indifferente per lei. | Auror student Pisces ENFP 100% italian  |
BIO Marco nasce a Roma, sul finire dell'inverno del 1975, da una famiglia di Purosangue.
Cresciuto in un ambiente tranquillo e amorevole, Marco da i primi segni di aver ereditato le capacità magiche dei genitori all'età di quatto anni con grande gioia di entrambe le famiglie di origine. È proprio in questo periodo che Lucia rimane nuovamente incinta e Marco, strano a dirsi, sembra davvero felice di diventare un fratello maggiore. Purtroppo, però, le cose non vanno per il meglio e Lucia perde il bambino diversi mesi prima di poter portare a termine la gravidanza. Questo segna molto la coppia che attraversa un periodo di crisi. Giulio e Lucia si fanno forza per il bene di Marco - rimasto molto colpito dall'accaduto sebbene non lo comprenda appieno essendo troppo piccolo - e riescono a superare la crisi. Le cose, quindi, si sistemano e nonostante il tragico evento, Marco continua a crescere sereno. Sin da bambino si appassiona alla cucina (rigorosamente italiana!) indirizzato dalla madre cuoca ma il desiderio di diventare un mago a tutti gli effetti, con il percorso di studi adeguato, inizia a farsi sentire e per lui è una grandissima gioia quando viene finalmente ammesso a Beauxbatons, la stessa scuola dove hanno studiato - e dove si sono conosciuti - i suoi genitori. Si dimostra subito un mago abbastanza brillante sebbene non tutte le materie siano il suo forte, ma nonostante questo è volenteroso e curioso, il che lo rende benvoluto dalla maggior parte degli insegnanti.
La sua vivacità, però, porta non pochi guai e più volte il giovane italiano viene ammonito per il suo comportamento. Gli ammonimenti non sembrano sortire molto effetto, tanto che a metà del terzo anno cerca di invadere le cucine della scuola - stufo di mangiare cibo non propriamente di suo gradimento - per preparare, testuali parole, "cibo che sappia di cibo. Cibo vero. Cibo italiano. 'na carbonara, du spaghi ajo, ojo e peperoncino". L'operazione, ovviamente non va a buon fine e Marco si arrende, ma solo all'apparenza. Fortunatamente ogni estate la passa Roma, la sua amatissima Roma. E qui non solo si gode il cibo italiano, ma anche la compagnia dell'amico di sempre, Alaric, colui che considera a tutti gli effetti suo fratello minore. Ed è sempre durante le vacanze passata in patria che conosce Flavia Michelini, una coetanea babbana con cui instaura una relazione. Tuttavia Flavia lascia Marco dopo appena un anno stufa di essere considerata meno rispetto all'amico Alaric. Marco non ne fa un dramma, preferendo tenersi stretto il suo migliore amico piuttosto che la ragazza, divenuta troppo asfissiante e ritenuta da Marco troppo superficiale non tenendo minimamente in considerazione il profondo legame tra i due ragazzi. Dopo Flavia ha altre relazioni, piuttosto brevi, durante gli anni scolastici, anni in cui Marco, maturato un poco, si dimostra più calmo e più o meno ligio allo studio, sebbene non abbandoni il suo sogno di cucinare qualcosa di commestibile.
La situazione della madre di Alaric lo segna profondamente ed è proprio questo che lo porta a maturare maggiormente, sebbene risenta della mancanza dell'amico durante l'estate.
Dopo la fine degli studi e aver passato gli esami, Marco esprime il desiderio, quasi improvviso di diventare Auror, decidendo però di intraprendere gli studi presso il Ministero della Magia Inglese a stare così più vicino ad Alaric. È qui che diventa alunno di Abe Macmillian, ed è sempre qui che si prende la cotta più colossale che si sia mai preso, quella per Maisie.
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BACCHETTA 27 cm, semiflessibile e in legno di peccio. I fabbricanti di bacchette inesperti definiscono il peccio (o abete rosso) un legno difficile, ma così facendo rivelano solo la loro incompetenza. È piuttosto vero che serve una particolare maestria per lavorare questo legno, da cui si ricavano bacchette inadatte a chi è di indole nervosa o insicura, e che diventano davvero pericolose tra dita tremanti. Con le bacchette di peccio serve una mano ferma perché spesso sembra che la pensino a modo loro sul tipo di magia che dovrebbero essere chiamate a eseguire. Comunque, quando una bacchetta di peccio trova il suo partner ideale – secondo Olivander un mago audace e con un buon senso dell'umorismo – diventa una magnifica assistente, profondamente fedele al suo padrone e capace di incantesimi spettacolari e di grande effetto. Il nucleo è di capelli di tritone.
| CURIOSITÀ - Il suo piatto preferito è, manco a dirlo, la carbonara. E detesta chiunque non la faccia a dovere. È capace di arrabbiarsi sul serio.
-È ghiotto di seadas, tipico dolce della Sardegna che sua madre prepara regolarmente.
-Dice molte parolacce, usandole quasi come intercalare.
-Oltre alla sua lingua madre, l'italiano, parla fluentemente francese e inglese.
-È solito iniziare una frase o un discorso con l'espressione "minchia, raga" anche quando parla in inglese o francese.
-Fuma spesso spinelli, molto meno spesso semplici sigarette.
-Ha una fissazione per i film babbani. Li adora. Il suo preferito è E.T.
-Ha un Jack Russel di nome Indy, come Indiana Jones, la sua saga preferita. | PATRONUS Cane.
Per antonomasia il cane è per antonomasia l’animale che incarna i valori di amicizia, lealtà e fedeltà. L’indole di questo animale è altruista e di conseguenza, chi lo ha come Patronus, ha un animo gentile e tollerante.
Il cane non è solo simbolo di amicizia e lealtà, ma è anche il custode per eccellenza. |
LUDOVICO TERSIGNI AS MARCO GERARDI | |
Edited by Robin‹-« - 26/7/2019, 16:45
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Auror Student - Italian - Bellefeuille - 20 years old - Schedarole attiveLorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.role concluseLorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.code © psiche.
Marco Gerardi ◆ WE LOVE THE THINGS WE LOVE FOR WHAT THEY AREAlcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. 2 Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus - namque imperator fuit summus et mari et terra, disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei [dicendo] posset resistere -, dives; 3 cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: 4 idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. 2 Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus - namque imperator fuit summus et mari et terra, disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei [dicendo] posset resistere -, dives; 3 cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: 4 idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. 2 Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus - namque imperator fuit summus et mari et terra, disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei [dicendo] posset resistere -, dives; 3 cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: 4 idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis. In hoc, quid natura efficere possit, videtur experta. Constat enim inter omnes, qui de eo memoriae prodiderunt, nihil illo fuisse excellentius vel in vitiis vel in virtutibus. 2 Natus in amplissima civitate summo genere, omnium aetatis suae multo formosissimus, ad omnes res aptus consiliique plenus - namque imperator fuit summus et mari et terra, disertus, ut in primis dicendo valeret, quod tanta erat commendatio oris atque orationis, ut nemo ei [dicendo] posset resistere -, dives; 3 cum tempus posceret, laboriosus, patiens; liberalis, splendidus non minus in vita quam victu; affabilis, blandus, temporibus callidissime serviens: 4 idem, simulac se remiserat neque causa suberat, quare animi laborem perferret, luxuriosus, dissolutus, libidinosus, intemperans reperiebatur, ut omnes admirarentur in uno homine tantam esse dissimilitudinem tamque diversam naturam. Alcibiades, Cliniae filius, Atheniensis..
