Jorgen Thorvaldsen

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    Foresta di Sherwood

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    Anonymes!

    NOME Jorgen
    COGNOME Thorvaldsen
    ETA' 22
    DATA E LUOGO DI NASCITA 18 dicembre, Winds Sanctuary
    STATO CIVILE Celibe
    PARENTI
    Dorian Ingvar Thorvandsen, padre e lord.
    Anastasia Hardyng Thorvaldsen, madre.
    Cynric Dorian Thorvaldsen,fratello maggiore ed erede.
    Alfea e Andromeda(Andromeda), sorelle gemelle .
    Leslie Storm, figlia.

    CASA DI APPARTENENZA Thorvaldsen
    I Thorvaldsen sono una casata minore risiedente a Winds Sanctuary: la dimora prende il nome dal fatto che in qualunque stagione i venti si abbattono su essa, senza però mai distruggerla. Gira voce che i venti abbiano benedetto quel luogo, pertanto tutti gli eredi e i nati nelle loro proprietà si considerano figli del vento. Sono gli alfieri dei Baratheon e difatti fu un Baratheon a creare il primo lord molte generazioni precedenti quelle attuali. Il loro simbolo è una spada alata su sfondo blu e marrone mentre il loro motto è “Challenge the Winds”. I bastardi di casa Thorvaldsen sono chiamati Storm dal momento che si trovano nelle vicinanze di Capo Tempesta.

    jpg

    STATO ECONOMICO Benestante.
    LAVORO Comandante di un drappello di uomini, il suo compito è quello di proteggere Winds Sanctuary e garantirne la pace.
    OGGETTI E ANIMALI DOMESTICI Possiede un cavallo bianco di nome Abbaglio, donatogli dal lord suo padre per il 20° compleanno.

    Non si può fermare il vento


    CARATTERE In grado di nascondere le propie emozioni, il suo carattere freddo e manipolatore gli permette di fingersi un'altra persona a seconda delle esigenze.Senza scrupoli e risentimenti, spesso è lui a interrogare i prigionieri nella sala torture del padre,dove sperimenta l'effetto dei veleni a volte senza nemmeno porre le domande ai prigionieri.Non è un amante della violenza gratuita, semplicemente la usa se serve per raggiungere i suoi scopi o per eliminare suoi possibili avversari. Non condividendo l'onore e gran parte dei principi che muovono i cavalieri non fece mai il giuramento rifiutandosi persino di allenarsi con il maestro d'armi come suo fratello, convinse il padre a ingaggiare un mercenario con il compito di addestrarlo, si distinse per la sua bravura con l'arco e con le lame corte ,non indossa mai armature pesanti perchè limiterebbero i movimenti e il campo visivo, cose fondamentali per lui.Come suo padre è un'esperto di veleni e di torture , infatti usa sempre lame e freccie cosparse di veleni.Prova affetto verso i membri della sua famiglia con i quali finge di essere il ragazzo gentile e insicuro che in realtà non è ( fatta a eccezzione per il padre, al quale dà idee tutt'altro che onorevoli con lo scopo di far salire il prestigio della famiglia), quasi avendo paura che possano scoprire chi è veramente, sente il bisogno di proteggerli e fà tutto il possibile per farlo, anche se ciò significa sporcarsi le mani e macchiarsi di crimini terribili.Esperto cacciatore ha imparato a muoversi nel silenzio più assoluto.
    AMA La sua famiglia .
    ODIA le minaccie contro la sua famiglia o se stesso.
    HOBBY la caccia .
    PAURE la morte , sua o dei suoi famigliari.
    ASPETTO FISICO Considerato bello e attraente , si presenta come un ragazzo alto e slanciato con appena un'accenno di muscolatura.Il suo volto ha dai lineamenti dolci e armoniosi , sempre accurattamente rasato il suo viso ha una forma leggermente ovale.I suoi occhi sono di un azzurro molto intenso e scuro.I lunghi capelli biondi sono soffici e morbidi come la seta, spesso lasciati sciolti , ricorpono quasi interamente la sua schiena.I suoi moviementi hanno qualcosa che lo rendono aggrazziato e leggero, questa caratteristica e il camminare senza far rumore hanno fatto sì che venisse chiamato "Soffio del vento", sopranome che ha sempre apprezzato.Durante le battaglie preferisce usare l'arco, la sua arma prediletta con il quale riesce a colpire dritto negli occhi i nemici che non hanno ancora abbassato la visiera, quando è costretto allo scontro ravvicinato si serve delle sue spada corte, leggere e maneggevoli, spesso ne usa due in contemporanea, una per mano.
    SEGNI PARTICOLARI Anche in battaglia i suoi capelli sono sciolti, semplicemente sposta quelli che copirebbero la sua visuale dietro le orecchie .


    storia

    Nato come secondogenito dei Thorvaldsen,è cresciuto a stretto contatto con la famiglia per la quale sviluppa un affetto sincero e profondo, in special modo verso le sorelle ed il fratello. Fin da piccolo si dimostra diverso dal fratello, rifiutandosi di imparare a combattere come i cavalieri, con i quali non condivideva le motivazioni,e che spesso segretamente considerava come "mercenari molto cari e meno capaci", essendo il secondogenito la pressioni su di lui furono minori e dopo parecchi tentativi convinse così suo padre ad assoldare un mercenario veterano come suo istruttore, conosciuto per aver combattuto contro l'esercito di Rhaegar uccidendo parecchi cavalieri, così apprese l'arte del combattimento, ma non quello dei cavalieri , uno molto più sporco e rapido,senza alcuna regola o obbligo morale, che preveda utilizzo di tutti i trucchetti pur di ottenere la vittoria, durante l'addestramento si dimostrò molto abile con le spade corte, ma la cosa per la quale di distinse era il tiro con l'arco.Nella sua adolescenza partecipò anche a svariare battute di caccia insieme a suo padre, dimostrandosi particolarmente dotato. Partecipò a diversi tornei nella catogoria degli arcieri vincendone la maggior parte, parecchi lord provarono ad assoldarlo, con lui sulle loro mura ben pochi nemici sarebbero arrivati al portone, ma lui ne rifiutò la maggior parte accettando solo quelli di breve durata e meglio pagati,per lo più si trattava di scortare commercianti e diplomatici.Uno di questi incarichi prevedeva la scorta ricchissimo uomo d'affari e di sua figlia diretti nella valle di Arryn, durante il viaggio dimostro il suo sangue freddo e le sue doti di guerriero abbattendo non meno di trenta barbari , la figlia del mercante, Elena , lo aveva notato innamorandosene, i due passarono diverse notti insieme, un cavaliere della scorta minacciò di raccontare tutto al mercnate a meno che non avesse pagato il suo silenzio,a Jorgen non interessava il destino di quella ragazza ma non permetteva a un cavaliere di minacciarlo, il giorno dopo durante un'assalto dei barbari una freccia lo trafisse appena sotto il mento, propio nella zona scoperta dalla sua armatura splendente ,era una freccia dei barbari raccolta da Jorgen durante la battaglia, nessuno sospettò di lui, nesuno si fece nessuna domanda in realtà.Mentre stava a Winds Sanctuary, un giorno Elena si presentò con una bellissima bambina bionda con gli occhi azzurri, era come la versione femmina di Jorgen, sembrava di guardare in uno specchio magico, la ragazza disperata chiedeva di proteggere sua figlia perchè suo padre l'aveva ripudiata e intendeva prendere la vita di sua figlia,guardndo la bambina riconobbe che era senza dubbio lui il padre e al contrario di quando si potesse pensare decise di riconoscere la bambina di darle un nome, Leslie (o meglio, sua madre la chiamò così come sua sorella scomparsa,si limitò ad approvarlo) fece diventare Elena sua serva personale, un lavoro di facciata permettendo così di crescere sua figlia senza problemi, standoli vicino, col tempo si innamorò di Elena che ricambia tale sentimento dal loro primo incontro, in segreto si incontrò in una locanda non molto distante con il mercante padre di Elena, lo scopo dell'incontro era comprare la vita di Leslie, il mercante essendosi accorto che durante il viaggio le sue freccie erano avvelenate era molto diffidente, si rifiutò di bere il vino che Jorgen offriva in segno di pace, fù costretto a berlo per primo in modo da guadagnare la fiducia del mercante, una volta che lo fece anche il mercante lo assaggiò, dopo due giorni il mercante morì per cause apparentemente naturali mentre il giovane Thorvaldsen si era autosommistrato l'antidoto in tempo.Con la partenza di suo fratello per fare esperienza suo padre decise di dargli il comando di alcuni suoi uomini fedellissimi per metterlo alla prova, e anche per controllarlo.Alla morte di Re Robert suo fratello Cynric si schierò con Renly, Jorgen era a conoscenza dell'amicizia tra il giovane cervo e Loras Tyrell si disse d'accordo facendolo presente a suo padre,pensava che l'unico modo per affrontare i Lannister era al fianco dei Tyrell. Alla morte di Renly ricevette la notiza che suo fratello stava con Stannis, il lord suo padre inviò un corvo messaggero dove chiedeva al figlio di appoggiare Joffrey, in quel momento Jorgen era convinto che fosse una mossa rischiosa, non c'era garanzia che solo Cynric avesse letto il messaggio del corvo, se fosse finito nell mani di Stannis o di qualcuno a lui fedele la testa di suo fratello sarebbe diventata un ornamento, e nel caso in cui Stannis avesse vinto la guerra tutti i Thorvaldsen sarebbero stati etichettati come traditori e puniti senza ombra di dubbio, così decise di agire per il bene del fratello e della sua casata, si ricordò che il suo mercenario "maestro d'armi" combattè anche per Stannis, così rubò alcune delle sue freccie (le freccie del mercenario erano infatti ricavate da legno diverso, se le faceva da solo ,amava lavorare il legno ma lasciava sempre delle scheggiature qua e là ) e abbattè il corvo mentre fingeva di essere a caccia da solo(era una cosa normale per lui, sosteneva infatti che gli altri facevano troppo rumore e avrebbero solo avvertito gli animali del loro arrivo), recuperata la carcassa del corvo la nascose in un sacco che portava con sè, altri due cacciatori lo videro nella foresta mentre rincasava, non poteva correre alcun rischio, con la velocità di una vipera piantò una freccia sul naso di uno e una spade nelle budella dell'altro, sapeva che doveva sbarazzersene quindi velocemente aprì la gola ad entrambi e squarciò la pancia dei malcapitati, facendo fuoriuscire il sangue e l'odore di carne morta, questo avrebbe attirato animali aggressivi ed affamati, si appostò su un albero da dove poteva tenere sott'occhio la situazione,pronto a scoccare la sua freccia per eliminare altri possibili testimoni, nel giro di pochi minuti arrivò un branco di lupi che fece sparire i cadaveri, nascose il corvo con il messaggio ancora munito di sigillo,una volta in città raggiunse un mercante di passaggio con la scusa di voler vedere i suoi archi, con un ago avvelenato lo punse e promettendogli che gli avrebbe somministrato l'antidoto fece scrivere una lettera dove prometteva un pagamento se i Thorvaldsen sarebbero rimasti affianco di Stannis, inizialmente non era convinto che loro valessero tanto per l'aspirante re, ma con la notizia di Cynric comandante di truppe per Stannis si decise che era la cosa migliore, i comandanti di truppe abili erano cosa rara, e nutriva la più totale fiducia nelle abilità del fratello, una volta scritta la lettera diede una boccetta con dentro l'antidto, prima di consegnarlo però lo costrinse a promettere di non dire nulla a nessuno di quanto accaduto, lo seguì attento a farsi notare, non avrebbe mai parlato dell'accaduto con lui nei dintorni, poche ore dopo morì per cause apparentemente naturali portandosi nella tomba il suo segreto, nella boccetta c'era solo acqua. Come temeva, Stannis perse la battaglia ed ora è costretto ad attuare la seconda parte del suo piano, far ritrovare nelle stanze del maestro d'armi il corvo e la lettera,accusarlo di alto tradimento e portarlo ad approdo del Re in catene, il messaggio sigillato sarebbe stata la prova della volontà della casata di schierarsi con re Joffrey e il corvo con segni di decomposizione la prova che il messaggio era stato dato da diverso tempo, sperando nella grazia per la sua famiglia e suo fratello.Tutta la sua famiglia è all'oscuro del suo piano.





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    prestavolto: Orlando Bloom
    condivisione prestavolto: sì ma non come Legolas

     
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